Lc 12,54-59
Gesù diceva alle folle:
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».
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“Tutti tuttologi sul web” cantava Francesco Gabbani.
Effettivamente usare internet è diventato sia un modo per farci esperti di ogni cosa, sia per giudicare tutto e tutti.
Ma il Signore, che ci conosce nel nostro profondo, ci smuove la coscienza attraverso Gesù che accusa l’ipocrisia di chi sa interpretare le parole delle persone, il linguaggio non verbale, l’arte, la società, il clima… ma non sappiamo interpretare i segnali spirituali e morali della nostra vita, ossia non sappiamo riconoscere cosa Dio ci stia chiedendo e se crediamo di averlo riconosciuto non lo sappiamo mettere in pratica.
Tante volte siamo pronti a giudicare le cose che avvengono nel mondo, ma non ci chiediamo in che modo potrei contribuire a migliorare la società in cui vivo, siamo pronti a giudicare fatti di cronaca nera e scandali di abusi, ma non pensiamo in che modo noi possiamo aver ucciso o abusato di qualche fratello/sorella, giudichiamo la vita degli altri, ma non la nostra perché vogliamo cadere sempre in piedi. A volte ce la prendiamo anche con l’operato di Dio padre, senza chiederci se sono stato un buon figlio.
Ma Dio, che è infinito nel suo amore, non ci giudica, anzi ci manda il figlio suo per aiutarci e non trovarci davanti al suo tribunale impreparati e indifesi.
Davanti a questa sua misericordia mi dovrei chiedere: me lo merito? Me ne sto approfittando? Ma soprattutto, perché Dio padre ci tiene così tanto a me da aiutarmi e correggermi attraverso figure spirituali con le quali cerca di ammaestrarmi anche quando gli giro le spalle?
don Domenico Bruno
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