InstaVangelo del 19/10/2024

Lc 12,8-12

Gesù disse ai suoi discepoli:

«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio. Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.

Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

*

Quanti di noi di fronte a un rifiuto d’amore sono disposti a perdonare? Magari ci avevamo messo tanto tempo per trovare coraggio, forza e modo per far sentire importante quella persona. Certamente, però, nessuno è autorizzato a diventare assassino di fronte a un rifiuto, anche se il dispiacere fosse tanto.

Amare richiede un atto di coraggio che comporta anche la capacità di assumersi delle conseguenze. Ma chi ama veramente non riuscirà mai ad accettare un rifiuto del proprio amore benché l’amore richieda di lasciare libera la persona amata e quindi dovrebbe accettare il rischio di non poterla costringere a stare insieme.

Questo è quello che fa Dio. Dio ama, ha lasciato che fosse ucciso il Figlio unigenito per tutti gli uomini della Terra per dimostrare a cosa è disposto pur di perdonare i peccati di ciascuno, ha donato il suo amore sotto forma di Spirito Santo, perdona infinitamente perché Lui è misericordioso, ma non può perdonare chi ha deciso non solo di rifiutarlo, ma anche di bestemmiarlo, ossia di parlare male di Lui e del suo amore.

Ogni volta che bestemmiamo contro lo Spirito Santo, stiamo parlando male di Dio e del suo amore dando testimonianza di ingratitudine e allontanando altri da Dio. Bestemmiare contro lo Spirito non significa solo dire una parolaccia, ma parlare contro Dio e sottrarsi alla potenza del suo amore salvifico, preferendo la dannazione eterna.

Il non perdono, in questo caso, non è vendetta di Dio, ma conseguenza di un rifiuto. Dio ci lascia liberi di amarlo o non amarlo, il suo perdono consiste nella possibilità che Lui ci dà di essere sempre accolti, ma chi bestemmia, chi lo rifiuta, non può essere accolto, perché è chiuso a questo amore e Dio non può sfondare questa porta, perché il Suo amore, benché sia stato offeso, continua a rispettare la nostra libertà perché continua ad amare.

L’inferno non è una punizione, non è una condanna, ma una nostra libera scelta, il luogo dove non si può vivere l’amore, ma l’egoismo che si ritorce contro la creatura che lo ha praticato. Egoismo è chiusura, quindi libera chiusura all’amore di Dio che mi avrebbe aperto le porte del Paradiso.

Se l’amore non ci lascia liberi anche di sbagliare o di allontanarci, non è vero amore, ma costrizione e ogni costrizione è manifestazione del male.

don Domenico Bruno

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