Mt 9,9-13

Mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: “Misericordia io voglio e non sacrifici”. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».

*

Oggi san Matteo, il grande pubblicano che Gesù chiama seguirlo… scandalo generale! I farisei sono davvero stanchi di quest’uomo che tutti dicono essere un profeta e che tutti seguono ma poi accoglie le prostitute, mangia coi pubblicani e si circonda di peccatori. È davvero troppo! Bisogna screditare questo apparente menzognero prima che coloro che credono di conoscere Dio e di detenere la verità siano allontanati dal popolo e perdano la loro credibilità.

Questo pensiero non è poi così lontano dal nostro. Infatti, anche noi quando vediamo qualcuno di cui conosciamo la storia, magari macchiata da qualche peccato più o meno grave o di qualche colpa in genere o da trascorsi di vita discutibili, cerchiamo di screditarne la dignità se vediamo che quella persona sta cavalcando un’onda favorevole che le sta permettendo un riscatto sociale. Dietro quel possibile successo si può nascondere la tanta fatica e conversione di quella persona che sta cercando di reinserirsi in un contesto che possa permetterle di ritrovare la propria dignità perduta… e invece il nostro modo di fare e di pensare la costringe e rimanere reclusa nel peccato senza possibilità di redenzione.

Gesù ama il peccatore perché è colui che sa di non essere perfetto, ma è cosciente di essere ferito e attraverso quelle ferite può fare entrare la grazia della vita nuova che solo il Signore può dare. Ogni ferita ha bisogno di amore per essere sanata e di attenzione affinché non si riapra. Gesù è medico perché attraverso l’amore guarisce: per questo non chiama i giusti, ma i peccatori, affinché anche questi ultimi possano tornare al Padre.

don Domenico Bruno

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