InstaVangelo del 20/6/2024

Mt 6,7-15

Gesù disse ai suoi discepoli:

«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.

Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,

sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno,

sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

e rimetti a noi i nostri debiti

come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male.

Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

*

Cosa contraddistingue un cristiano dal seguace di un’altra fede? Perché se dovessi scegliere di credere in Dio dovrei essere cristiano?

Sono domande molto impegnative, ma le sintetizziamo in un assunto: il cristianesimo è l’unica fede in cui Dio viene rivelato per ciò che è, ossia Padre.

E non siamo noi a inventarcelo, ma Gesù a dircelo e se ce lo dice è perché lo conosce. Gesù infatti parla sempre di Dio chiamandolo Padre e ci insegna l’unica ed essenziale preghiera con la quale rivolgerci a Dio. Troppe parole pensiamo di dover rivolgere a Dio, molto spesso sento anche di chi dice di non avere tempo di pregare, come se pregare il Padre Nostro costasse molto tempo.

In questa preghiera c’è tutto ciò di cui abbiamo bisogno: sapere che Dio è padre e si prende cura di noi sempre e per ogni cosa deve essere l’unica nostra certezza, la stessa di un bimbo che si abbandona, si affida al genitore sapendo che non gli farà del male, che non gli farà mancare niente e che solo a in lui potrà rifugiarsi perché non delude mai!

Riassapora il gusto di questa preghiera che molto spesso recitiamo distrattamente e svuotandola.

Allora, oggi prova a pregare con queste parole di Gesù ripetendole in modo lento e riflettendo su ciascuna frase.

don Domenico Bruno

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