Mt 5, 27-32
Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore.
Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio».
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L’arte della scultura consiste, fondamentalmente, nell’immaginare un’opera d’arte già all’interno del blocco di marmo, procedendo così a togliere il superfluo.
Possiamo immaginare la nostra vita come un’opera scultorea, che ha bisogno di un continuo lavoro di smussatura, togliendo tutto ciò che ne rovina la bellezza. Certo, questo comporta la fatica di un lavoro costante su se stessi, perché l’opera della nostra vita va realizzandosi giorno per giorno attraverso i vari eventi, incontri, accadimenti.
Accettare di dover rinunciare a una parte di noi stessi non è mai facile. Ma quei tagli, spesso faticosi e dolorosi, portano con sè una gioia più grande. È come quando il vignaiolo pota i tralci della vite, perché portino più frutto.
Allora oggi domandati: c’è qualcosa in me che dovrei tagliare, per poter essere migliore? Un esempio delle cose da rimuovere ce le offre san Paolo, tra quelle che definisce opere della carne, ad esempio: “inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie” (Gal 5, 20-21), ma a questa lista potremmo aggiungere tutto ciò che ci provoca desolazione, e che quindi non ha origine in Dio.
Allora oggi puoi pregare così: aiutami, Signore, a comprendere cosa è necessario rimuovere dalla mia vita, perché io possa divenire sempre più una meraviglia stupenda, così come tu mi vuoi. Amen.
Michele Pio Castagnaro
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