Gv 17,11-19
[Gesù, alzàti gli occhi al cielo, pregò dicendo:]
«Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi.
Quand’ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità».
*
Questo è l’ultimo grande discorso pronunciato da Gesù prima della sua passione. Si potrebbe quasi definire come il testamento che Gesù consegna ai suoi discepoli di ogni tempo, quindi anche a noi. Il primo grande impegno che ci viene affidato è quello di essere “una cosa sola”, così come Gesù è una cosa sola con il Padre.
Quante volte noi cristiani abbiamo disatteso e continuiamo a disattendere questo invito. Ogni qualvolta si creano fratture e divisioni fra noi, lasciamo prevalere la forza divisiva del diavolo, il cui principale obiettivo è quello di metterci l’uno contro l’altro. Quando invece viviamo nella logica della misericordia e del perdono, diamo pieno spazio a Dio nelle nostre vite. Le divisioni che oggi affliggono tanti popoli e tante famiglie non ci scoraggino, al contrario ci spronino a vivere sempre più – nel nostro piccolo – il grande comandamento dell’amore.
Il secondo invito che Gesù ci affida oggi è quello di essere nel mondo senza essere del mondo, cioè senza vivere quella che il Papa chiama “mondanità spirituale”. Come possiamo sfuggire a questa tentazione? Restando sempre ancorati alla verità, cioè alla Parola di Dio, che come lampada orienta i nostri passi di ogni giorno.
Oggi prega così: “Rendi i nostri orecchi attenti alla tua Parola, Signore, perché nel mondo possiamo essere testimoni di quel tuo amore che genera unità e pace”.
Sem. Michele Pio Castagnaro
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