Gv 6,60-69
Molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».
Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».
Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
*
Chi si è posto alla scuola del Vangelo ha creduto e conosciuto che il Cristo sia il Santo di Dio. I tempi ormai sono brevi, bisogna andare decisamente verso il compimento della Redenzione.
Il dialogo fra Gesù e gli Apostoli, nella logica e nel percorso spirituale del Quarto Vangelo, è inserito in un momento di crisi, molti se ne vanno, non è prevista alcuna liberazione dall’oppressione romana. Non ci sono poltrone e poteri da spartirsi, non c’è guadagno di alcun tipo.
Gesù sembra mettere ciascuno di fronte alle proprie scelte ed è per questo che li mette in crisi. Le crisi sono importanti, utili per prendere delle decisioni e per non trasformare la vita in una “pappetta” insignificante, in una poltiglia in cui tutto diventa vero e nello stesso tempo finto, dove viene detto tutto e il contrario di tutto e non c’è la possibilità di distinguere i sapori, la consistenza delle cose.
Gesù ci invita a un percorso spirituale perché è lo Spirito che da la vita. Non si tratta di abbandonare il mondo, ma di starci dentro con la forza creatrice, capace di trasformarlo per renderlo più bello.
- Per quali doni di questo tempo pasquale ringrazi Dio?
Sr. Agnese Gizzi
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