Mc 3,7-12
Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
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Un’altra bella pagina quella della prima lettura di oggi (1Sam 18,6-9; 19,1-7): il re Saul nutre invidia per Davide, tutti lo acclamano perché è palese che il Signore lo accompagna e gli dà forza. Davide ha la simpatia del popolo che lo vorrebbe re, Saul non sopporta questa sconfitta.
Gionata, figlio del re Saul, prova un grande e particolare affetto per Davide. In nome di questo amore prende parte di Davide e intercede con il padre convincendolo a non uccidere un servo del Signore della cui opera beneficia anche lui.
Spesso quando prendiamo le parti di qualcuno, dimentichiamo di portare alla luce le opere buone di quella persona oppure preferiamo ricorrere a quelle che vengono chiamate col nome gentile di “bugie bianche”, ma che rimangono sempre bugie e il cui scopo è prendere in giro l’avversario. L’amore, come quello che muove Gionata a favore di Davide, invece, spinge a ricordare i benefici operati dalla persona che va difesa. Questo è l’insegnamento di questo brano oggi.
Nel Vangelo Gesù guarisce molti e tanti altri cercano di farsi guarire, ma gli spiriti impuri accusano Gesù non di operare male, ma di essere il Figlio di Dio. Il Signore ci sta insegnando ancora una volta che le nostre opere buone dicono chi siamo, le nostre scelte finalizzate alla vita, all’amore, alla solidarietà, ecc. sono tutti atteggiamenti che ci qualificano come figli di Dio. Tante volte, invece, facciamo tipi di scelte che non rendono giustizia e non sono coerenti con la nostra natura di figli di Dio.
- Quali sono le tue principali incoerenze?
don Domenico Bruno
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