InstaVangelo del 13/1/2024

Mc 2,13-17

Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.

Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

*

Che vergogna stare coi malati! Che brutto stare con chi ha problemi! E se vedo una persona antipatica? Meglio evitarla! Per favore non parlatemi dei peccatori, perché qui l’unico che non ha peccati sono io. Credo di essere già santo, ma non se ne sono ancora accorti. In fondo, che faccio di male? Me ne sto per i fatti miei, non ho ucciso nessuno, se so che qualcuno mi dà fastidio lo evito così non devo litigare con nessuno, e se c’è da pregare il Signore sa che gli voglio bene, non ho bisogno di andare in Chiesa insieme a tutta quella gente ipocrita che predica bene e razzola male.

Chissà quanto ti sei indignato ad ascoltare qualche frase di queste. Magari qualche volta hai pensato una di queste affermazioni. O chissà quante volte ne hai sentita una e ci hai fatto pure un mezzo pensiero di adesione. O forse, quando l’hai sentita da qualcuno hai pure pensato: che razza di persona, non merita niente.

Beh, gli scribi e i farisei erano così: pensavano queste cose, anzi giudicavano apertamente. Anche noi siamo soliti giudicare, dimenticando che Dio ha come metro di paragone l’amore, la misericordia. Al Signore non piacciono i perfetti, perché nessuno lo è all’infuori di Lui. Figurarsi se possano piacergli quelli che si credono perfetti, o migliori di Dio. Eppure, il Signore non disdegna quegli pseudo perfetti, non li giudica, ma li ama, perché sa che i loro peccati, cioè le loro mancanze, sono una forma di amore non ricevuto. Ogni volta che qualcuno si ammanta di perfezionismo sta nascondendo qualche mancanza.

Ecco perché Gesù dice: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori. Ma chi sono i sani? Sono coloro che ammettono e riconoscono di aver bisogno dell’amore, di Dio. I sani trovano in Dio la persona che può colmare le lacune di una vita. Ogni nostro peccato o vizio ha la sua radice lì: non sentirci amati, apprezzati, integrati… I peccatori sono coloro che mancano di qualcosa. Ecco perché Gesù sta con loro, per colmare quel vuoto. E loro lo seguono perché si sentono completati, accolti, amati. Proprio come i malati che cercano dal medico la salute che gli manca.

Anche scribi e farisei erano in qualche modo affascinati da Gesù, ma l’orgoglio non consente loro di aprirsi e lasciarsi guarire. Infatti, lo uccideranno. Ma quel sangue laverà tutte le creature da ogni colpa.

don Domenico Bruno

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