Mt 11,16-19
Gesù disse alle folle:
«A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: È indemoniato. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori.
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
*
I bambini pur di attirare l’attenzione e giocare con gli amici o con gli adulti se ne inventano di ogni. A volte diventano pericolosi pur di ottenere un minimo di considerazione. Crescendo poi vogliono dimostrare di cosa sono capaci.
È brutto ed è frustrante non riuscire a catturare l’attenzione delle persone con le quali vuoi stare insieme. Ancora più frustrante è non riuscire a ottenere risultati nonostante le mille cose che uno possa inventarsi, ma anzi ricevere apatia e disinteresse.
Immaginiamo così l’opera di Dio: pur di attrarre l’uomo si coinvolge lui stesso, in prima persona. Eppure, gli uomini si lasciano prendere dai loro pensieri, dai interessi più fatui, e rivolgono poca attenzione, o assolutamente nulla, a quel Padre che cerca di comunicare, ossia di condividere con le sue creature.
Gesù nasce, opera, muore e risorge, ma spesso davanti a occhi e cuori indifferenti e distratti. La sua opera di salvezza non può raggiungere chi non si lascia coinvolgere. La cosa più incoerente e curiosa è che, non appena è possibile esprimere un parere non richiesto su Dio, tutti hanno una parola da dire. Non importa se buona o cattiva, basta dirla. Sui social, infatti, siamo pieni di leoni da tastiera, incapaci di fare esperienza ed elaborare un pensiero proprio, ma solo in grado di tirare fuori parole (spesso scontate e insensate) sulla fede.
Così capita di Giovanni il Battista: tutti esprimevano giudizi su di lui, ma non tutti ne hanno fatto esperienza, perché altrimenti si sarebbero accorti dell’autenticità del suo messaggio, reso ancor più credibile dal suo stile di vita.
La verità è che il mondo ci rende infelici per poterci vendere brevi e false felicità cosicché possiamo essere posseduti da chi governa. Dio non vuole governare su sudditi infelici, ma vuole amare e far sentire amati i suoi figli più cari. Per questo non smette mai di venirci incontro e di raggiungerci con la sua Parola.
- e tu sai porti in ascolto di ciò che il Signore ti sta chiedendo?
don Domenico Bruno
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