InstaVangelo del 13/12/2023

Mt 11,28-30

Gesù disse:

«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

*

Com’è difficile fidarsi di questa parola! “Venite, state, confidate in me voi che avete preoccupazioni, affanni, sofferenze, perché io vi darò quel ristoro, quella pace, quella pienezza, di cui avete bisogno”.

Nei momenti duri è difficile pensare che Dio ci stia accanto, tanto più se i suoi tempi sono diversi dai nostri e magari sono lunghi! In effetti, siamo abituati a voler vedere subito la soluzione ai nostri problemi, ai nostri bisogni. Oltretutto, viviamo in una società, quella digitale, dove l’attesa non è più una virtù, anzi è obsoleta.

Eppure il tempo di Avvento, ogni anno, ci richiama a riflettere su questo valore. Attendere, ovvero tendere verso. C’è qualcuno che si aspetta da noi qualcosa, una parola, un gesto… e io cosa sto facendo per realizzare questa attesa?

Dio stesso nelle vicende della nostra vita si attende da noi che cambiamo mentalità per poter accogliere ciò che ci manderà come dono. Questo dono anche se arrivasse, ma io non cambiassi il mio modo di vivere e di vedere le cose e le persone, come potrò riconoscerlo?

In questo tendere verso non dobbiamo pensare che debbano essere sempre gli altri a venire verso di noi come ha fatto il Signore, ma è un movimento reciproco, come due persone che si conoscono e attendono che sia l’altro a fare il primo passo affinché possa iniziare una storia d’amore. Il passo va fatto insieme, perché le cose si devono volere in due.

E se l’altro non riuscisse a fare il primo passo, o il secondo, io dovrò chiedere al Signore la grazia di poterne fare due e, mettendomi al fianco dell’altra persona, dovrò pazientare che trovi il coraggio di avanzare. Perché si tratta di coraggio, ossia di azione fatta col cuore, azione fatta perché ci si tiene davvero a qualcosa o a qualcuno.

Dio non ha aspettato che l’uomo si convertisse, ma è venuto incontro a noi facendosi uomo dando inizio all’opera di salvezza per una Sua “azione di cuore”, affinché noi imparassimo cosa significhi davvero amare. Ecco perché dice: “imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita”.

L’invito è imparare l’umiltà di mettere da parte le nostre paure, i nostri preconcetti, i nostri giudizi, per fare il salto di qualità che porterà a quella vita spontanea e bella che il Signore ci chiama a vivere.

Dio ci vuole liberi come Lui è libero e attende che impariamo dal Suo cuore.

  • Come stai andando incontro al compimento di questa attesa?

don Domenico Bruno

Ascolta l’audio qui sotto 👇

La nostra missione continua con altri formati anche su:

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/annunciate.dai.tetti

FACEBOOK: https://www.facebook.com/profile.php?id=100067170417098

TELEGRAM: https://t.me/annunciatedaitetti   

WEBTV: https://ilcenacolowebtv.it

Ascolta tutti i nostri podcast e gli altri progetti.

Ecco tutti i link:

https://linktr.ee/Annunciatedaitetti

____________________

SOSTIENICI:

  1. Attraverso PayPal

https://www.paypal.com/donate/?hosted_button_id=FHWMCY38945UC

  1. Attraverso Bonifico Bancario

intestato a: Annunciate dai tetti APS

Iban: IT61 L05262 41350 CC051133 3625

Causale: Erogazione liberale sostegno progetti

(che potrai dedurre dalla dichiarazione dei redditi!)

  1. Attraverso il 5×1000

Alla dichiarazione dei redditi firma il 5×1000 a favore della nostra associazione di promozione sociale Annunciate dai tetti scrivendo il codice fiscale: 92077870720

Contiamo sul tuo aiuto. Grazie!