InstaVangelo del 9/11/2023

Gv 2,13-22

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.

Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

*

Conosciamo bene questo brano, specie quando vogliamo giustificare i nostri atti furibondi (più o meno plausibili). Ad ogni modo Gesù non sta solo prendendo una posizione netta sul sacro e profano che vengono mischiati. A pensarci bene, oggi come allora, le cose non sono molto cambiate.

Infatti, anche nella nostra fede c’è ancora quel senso del dover dare a Dio per avere qualcosa in cambio. Questa logica mercantile, però, con il Signore non funziona. Per quanto la nostra mentalità sia piena delle logiche di questo mondo, Gesù oggi ci spinge a non pensare a Dio con le categorie terrene.

Dio ama non perché gli diamo qualcosa in cambio, ma ci ama come un padre che non si aspetta nulla dai figli. L’intervento di Gesù è finalizzato a metterci sull’attenti per non scivolare nel rischioso paganesimo dove si credeva di dover comprare/corrompere la divinità in cambio di qualcosa.

Oltretutto, se ci fermiamo a riflettere, Dio Padre ci ha donato tutta la sua vita, ha fatto morire il Figlio Suo per noi… di fronte a un dono così grande, cosa potremmo mai fare per contraccambiare?

  • La tua fede è libera delle logiche mercantili? Il tuo rapporto con Dio è gratuito, oppure credi potergli strappare qualche grazia facendo qualcosa?

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