Mc 16,15-20
[Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
*
Oggi festa di san Marco l’evangelista. Marco non era tra i discepoli, ma è stato un discepolo che dopo i fatti accaduti a Gesù ne sperimenta lo Spirito e scrive alla comunità a cui si riferisce. Il vangelo di Marco è abbastanza sintetico, ma contiene molti episodi della vita di Gesù richiamati anche dagli altri evangelisti.
Marco da seguace di Gesù ha realizzato quella missione che il Signore ha consegnato e che Marco stesso riporta: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato.
Questo Vangelo oltre a rientrare nei Vangeli canonici, detti ispirati, è stato tradotto in quasi tutte le lingue fino a noi oggi. È curioso che la Bibbia sia il testo ancora oggi più stampato e venduto al mondo! Ma siamo sicuri che questo basta per dire che tutti hanno sentito parlare di Gesù? Che tutti sono battezzati?
Mai darlo per scontato, nemmeno nelle nostre famiglie. Ancora oggi molti non sono battezzati e non conoscono Gesù. Anche tra i moderni cristiani si diffonde la diabolica usanza di non battezzare più i bambini… quale salvezza potranno avere questi se morissero senza aver potuto conoscere Gesù e sperare sperare nella vita eterna che il Signore ha promesso per chi crederà in Lui?
Quale salvezza potranno avere quanti pur battezzati non avranno adempiuto alla missione consegnata dal Signore? Non è una questione di opinioni personali, ma di responsabilità di fede. Che brutto pensare a una trasmissione della fede bruscamente interrotta perché non si è fatta esperienza bella di Dio al punto da consacrargli la nostra e l’altrui vita.
In questo una verifica ce la dobbiamo fare tutti noi cristiani anche sedicenti cattolici impegnati: che testimonianza bella di Dio stiamo dando? In cosa stiamo sbagliando se qualcuno sceglie di non credere in Dio e di interrompere la trasmissione della fede?
Oggi questo Vangelo ci ricorda quanto ancora impegnativa è la missione, e quanti ancora hanno bisogno di conoscere (in senso profondo) Gesù e l’amore che la Sua Parola ci racconta.
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