InstaVangelo del 14/1/2023

Mc 2,13-17

Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

*

Gesù mangiava con i peccatori.

Due cose colpiscono di questo brano: Gesù quando non vuole far sentire escluso nessuno ci mangia insieme. È un segno di accoglienza dell’altro e di condivisione. Nel mangiare insieme ci si conosce, si condivide la vita e l’altro si sente apprezzato, accolto… 

A pensarci bene noi spesso scegliamo di sederci a tavola con le persone che già ci sono simpatiche, preferibilmente con quelle che conosciamo, escludendo di fatto quelle che non si avvicinano al nostro modo di essere, di fare o di pensare. Come potremmo mai allargare i nostri orizzonti? Come potremmo dirci accoglienti come Gesù?

Ne deriva il secondo aspetto che colpisce: Gesù prende come suoi amici e commensali persone completamente differenti tra loro e diametralmente opposte alla sua natura: lui è Santo, è puro, è divino e sceglie di mangiare con i peccatori, sudici, umanissimi, distanti da Dio.

Ancora una volta il verbo vuole stare con la carne umana e partendo dal basso cerca di risollevarla.

  • Nel tuo esempio di vita senti di proporre un Dio vicino o un Dio solo per pochi?

Ascolta l’audio qui sotto

Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca 👉🏼 QUI

Visita anche il canale 👉🏼 YOUTUBE , seguici su Instagram