Mt 9,27-31

Mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

*

Tutti siamo ciechi. Siamo ciechi quando non vediamo i nostri difetti. Siamo ciechi quando non vediamo il buono nella persona o nel collega che non sopportiamo. Siamo ciechi quando ci lasciamo accecare dall’orgoglio e decidiamo di avere per forza ragione e non accettiamo il confronto.

A volte la cecità è anche l’incapacità di riconoscere che il Signore ci metta accanto qualcuno che sia in grado di farci sentire amati e possa aiutarci.

Fin tanto che crederemo di essere superuomini e superdonne, fin tanto che cercheremo la forza dentro di noi, come molti slogan motivazionali autoreferenziali inculcano nella mente delle persone fragili, non avremo mai pace.

Siamo una società, ovvero insieme di persone che si organizzano con lo scopo di raggiungere un fine comune: il bene. Solo chi è forte capisce questo e sa scrutare nell’altro non un avversario da vincere o un nemico da combattere, bensì un alleato con delle qualità.

Dio Padre ci ha costituiti così e avere fede significa tornare a vedere le cose nel modo originale.

• e tu come vivi?

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