InstaVangelo del 16/12/2022

Gv 5,33-36

Gesù disse ai Giudei:
«Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce.
Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato».

*

Quando alla fine di una gara importante i primi tre classificati vanno a ricevere il premio, si sistemano su tre gradini diversi: il più basso è il terzo classificato, il posto di mezzo per il secondo e il più alto per il primo. 

Qualche volta noi ci paragoniamo agli altri e vogliamo superarli, come se la vita fosse un podio. Giovanni Battista è contrario al podio, aveva le carte in regola, viveva in modo da meritare tutta la stima della gente, ma egli ha rimandato sempre a Gesù. 

Invece di mettersi al primo posto del podio, si tiene fuori dalla classifica, nei Vangeli spesso dice che “non è” invece di dire che “è”. Se imparassimo da Giovanni Battista saremmo tutti più felici! Il contrario della gioia non è solo la tristezza, ma anche l’invidia, la mentalità del podio, perché rode il fegato, fa stare male. È liberante, invece, apprezzare i doni altrui e lo possiamo fare se riferiamo tutto a Gesù, se a Lui riconduciamo ogni esperienza che viviamo e ogni persona che incontriamo. 

  • Tendi a criticare le persone o a riconoscere i loro pregi?

Ascolta il commento qui sotto

Unisciti al canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca 👉🏼 QUI

Visita anche il canale 👉🏼 YOUTUBE , seguici su Instagram