Lc 16,9-15
Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza».
I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole».
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Hai mai avuto la sensazione di sentirti diviso tra più parti e di sentirti una pezza perché non sapevi da che parte stare?
Questa è la sensazione chi non si schiera, è quella che si chiama ignavia, infingardaggine… altrimenti detta codardìa, pigrizia, incapacità di prendere una decisione.
A volte infatti preferiamo tenere due piedi in una scarpa, preferiamo avere una vita divisa tra scelte mai prese e decisioni mai realizzate per mancata volontà di prendersi una responsabilità. Appunto, la codardìa. Questa genera poi la sclerocardia, cioè la rigidità del cuore che non avrà la capacità di battere in modo autentico per qualcosa o qualcuno e sempre sentiremo una vera e propria oppressione al cuore, allo stomaco…
Il Signore oggi ci chiede di schierarci: o dalla parte del mondo che vive in modo dissoluto e senza valori profondi, che punta solo al benessere fisico e personale facendoci guardare gli altri solo come concorrenti o come asservitori delle nostre volontà; oppure schierarci dalla parte di Dio che ci dona uno sguardo di gratitudine e facendoci guardare l’altro non come minaccia ma come dono da accogliere e custodire nonostante le sue fragilità cercando di portarlo sulla strada giusta.
Il mondo sa incantarci, ma noi dobbiamo svegliarci.
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