InstaVangelo del 18/11/2022

Lc 19,45-48

Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, dicendo loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà casa di preghiera”. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.
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“Tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo”.

Ci sono molte persone che amano vedere gli altri che pendono dalle proprie labbra, trattandoli come burattini che attendono che gli venga dato un ordine. Solitamente chi gode nel sottomettere gli altri è qualcuno che ha problemi con l’autorità, e magari ha un ruolo per cui esercita un potere intendendolo, però, come potere di togliere la libertà altrui, se ci pensiamo!

Quindi il Signore toglieva libertà? Certo che no! Gesù è sempre in comunione con il Padre. Per questo il popolo pendeva dalle sue labbra. 

Farisei e scribi si fregiavano di un potere religioso caricando di leggi morali il popolo mantenendolo nell’ignoranza e sottomettendolo psicologicamente. Questo non ha niente di divino, ma è prettamente diabolico.

Gesù, invece, libera la persona, la mette di fronte alla Verità, le ridona dignità e libertà di scelta. In altre parole Gesù ama e fa sentire amate le persone. In questo modo il Signore insegna come si fanno le scelte che porteranno alla vita eterna, che non è un premio ma la nostra vocazione.

  • E tu ami in modo liberante o vivi una forma di amore tossico?

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