Gesù significa “Il Signore è salvezza”. E pensandoci bene, nel vangelo di oggi, Gesù risorto risponde a coloro che restano increduli nel vederlo. Egli ricorda loro che nella Scrittura si dice: «il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati» (Lc 24,35-48).
In effetti, gli spargimenti di sangue di animali usati per la purificazione delle persone (il capro espiatorio) vengono sostituiti da un unico sacrificio: quello di Gesù.
La liturgia di questa III domenica di Pasqua esorta che nel nome di Gesù tutti si convertano e siano salvati, cioè perdonati dai loro peccati. Quello di Gesù non è solo un nome legato alla fede, ma è il nome che realizza la sua vocazione: aiutare le persone a salvarsi, a purificare il proprio cuore.
La purificazione oggi avviene nel cambiamento del modo di pensare e di relazionarsi. Pensiamo alle logiche del sospetto tra persone, alle relazioni dalle quali trarre un qualsiasi profitto (economico, sociale, di onore, ecc.), ai modi di scherzare o di parlare che non tengono conto delle conseguenze, al modo e i motivi di relazionarsi a Dio e di onorarlo…
Come avviene questa purificazione? Tenendo presente quello che dice Gesù: i suoi insegnamenti ci aiutano a formare un nuovo modo di pensare, i suoi atteggiamenti ci insegnano un nuovo modo di operare… Ecco perché la Sua Parola è vita!
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