L’amore (di Dio) va gridato! (XII DOM TO)

Ci sono momenti in cui vorremmo gridare. Però bisogna capire cosa gridiamo. Non tutto può essere gridato. Ma quando siamo felici, quando ci sentiamo amati, nessuno ci può fermare dal gridare, perché la gioia è grande.

Il Signore invita a gridare questo amore dappertutto, con ogni mezzo… «annunciatelo dai tetti». Sono i tetti della nostra vita: i luoghi che frequentiamo di solito, finanche i social!

Ma cosa gridare? Che Dio ci ama, raccontare quanto ti senti amato dopo aver letto un Vangelo come questo (Mt 10,26-33) in cui il Signore dice di conoscere ogni tuo particolare, tutti i tuoi capelli sono da lui contati e non devi temere niente, perché anche quando non lo avverti lui è vicino e si prendere cura di te!

Pensa ai momenti in cui eri triste e ti ha mandato una persona o un notizia a consolarti, pensa a quando ti sentivi perso e scoraggiato come ne sei uscito…

La conclusione di questo Vangelo sembra una minaccia, ma non lo è, anzi! Dio ci ama così tanto da rispettarci sia che lo riconosciamo come Signore della nostra vita (quindi preghiamo, frequentiamo i sacramenti, ecc.), sia che lo rinneghiamo (pecchiamo, viviamo senza Dio, ecc.). Lui ci rispetta perché se noi abbiamo scelto di stare senza lui, se abbiamo scelto di vivere la vita terrena senza lui, non ci costringerà a stare con sé per l’eternità. Anche li si manifesterà il suo amore rinnegandoci davanti al Padre eterno.

Dio ci ama per quello che siamo, e chi ama rispetta. Sempre! E questo amore merita di essere gridato da ogni tetto e da ogni persona!

  • Mi sento amato?
  • Perché rinnego Dio? Cosa faccio per riconciliarmi con Lui? 

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