Come il bambino non permette a nessuno di rubargli il palloncino, così il Signore non permetterà a nessuno di strappargli quelle pecore che si mettono nelle sue mani e ci vogliono restare!
Lo dice ben due volte: quale assicurazione migliore! Siamo noi che scegliamo le mani entro le quali mettere la nostra vita… bisogna solo scegliere bene!
Nella prima lettura leggiamo: “La parola di Dio, la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna”: Gesù ha promesso che non ci lascerà andare. Eppure a volte lo sentiamo lontano, anzi non lo sentiamo proprio!
Quando lo sentiamo distante è perché noi stessi abbiamo scelto noi di allontanarci da lui, di abbracciarci a qualcun altro/qualcos’altro… e quando sperimenteremo l’abbandono e la desolazione, chiediamoci pure: a chi mi sono legato, a chi ho dato la mano?
Un genitore per strada stringe forte la mano del bimbo piccolo e non lo lascia, perché conosce i pericoli. Ma se il bimbo fa un movimento sbagliato e con tutte le sue forze si divincola dalle mani del genitore, a quel punto rischia di mettersi nei guai e di essere investito…
- a cosa e a chi mi sto legando?
- Regalerò un palloncino a un bambino…
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