Mi chiedono sempre: perché dobbiamo seguire la Bibbia che è scritta dagli uomini?
Anzitutto perché gli uomini che l’hanno scritta sono stati ispirati e quindi guidati da Dio, e poi perché quel testo contiene la ricetta della felicità.
Tutti vorrebbero essere felici, ma non tutti si impegnano affinché anche gli altri lo siano. Quindi l’egoismo che porta a concentrare le attenzioni solo su se stessi ha bisogno di qualcuno che ci dica come dobbiamo comportarci perché tutti possano vivere bene.
Ecco perché Gesù nel Vangelo dice (Mc 10,2-16): «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma». Dio non ci dà una legge per ingabbiarci o costringerci, ma per aiutarci a essere tutti liberi.
Se noi sapessimo accogliere quello che il Signore ci insegna con la stessa libertà e semplicità dei bambini, allora saremmo tutti davvero felici. Infatti, Gesù stesso dice che chi non lo accoglie come lo accolgono i bambini, non potrà entrare in Paradiso. In effetti, non si capisce perché da bambini si è più propensi a voler bene e a fidarsi di Gesù, poi quando si cresce si prendono le distanza e crescono i dubbi e gli “impegni”.
Dio non è un ragionamento, ma una persona da vivere, da accogliere. Anche il Signore vuole essere felice, e lo è quando noi scappiamo da Lui come scappa un bambino tra le braccia sicure del suo genitore. Ecco che Gesù dice: «lasciate che i bambini vengano a me».
Gesù ama i bambini ed è felice nel vederli felici e spensierati… e lo saremo anche noi se davanti a Lui sapremo abbassare le difese e abbandonarci mettendo da parte dubbi e preoccupazioni.
- Dove cerco la mia felicità?
- Cosa mi blocca nell’abbandonarmi al Signore?
d. Domenico
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