Quando ci mettiamo in viaggio sappiamo quando partiamo e quando dovremmo arrivare. Anche se nulla è mai certo quanto meno abbiamo la possibilità di prepararci per la destinazione che ci attende.
Per le cose di Dio non funziona così. Gesù ci mette allerta che non sempre quando vediamo fenomeni strani dai sapori apocalittici sta giungendo davvero il momento della fine. Oggi molti sono abituati a farsi due calcoli e programmarsi la vita come meglio conviene.
Anche nella vita di fede ormai si è diffusa questa pratica tipicamente mondana. Molti si avvicinano al Signore solo in età adulta, magari eccessivamente avanzata, perché sentono che la loro vita in terra si sta accorciando e pensano bene di prepararsi un posto in cielo fin tanto che gli resta da vivere. E questo basta? E se il Signore dovesse ritornare a prenderci prima dell’età adulta?
Gesù è in viaggio, ma nessuno, nemmeno Lui, sa quando arriverà!
Infatti nel Vangelo leggiamo che Gesù dice: «Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre» (Mc 13,32).
Dio Padre è così: gli piacciono gli effetti sorpresa, magari perché vuole che gli siamo fedeli sempre e che mettiamo da parte l’opportunismo che il mondo ci insegna.
Trattare qualcuno solo perché ci è utile non è un atteggiamento cristiano, tanto meno è un comportamento da riservare a Dio. Il Signore non possiamo prenderlo in giro!
Anche se Gesù non sapeva quando sarebbe giunta la sua ora, quanto meno è riuscito ad avvertire che essa si avvicinava, grazie al rapporto intenso e profondo che costantemente manteneva col Padre. Come quando frequentando una persona continuamente, ne conosciamo le sfumature e iniziamo a prevedere le sue reazioni, ad anticipare le sue risposte, a intuire i suoi desideri… Alcuni santi hanno vissuto proprio in questo modo il rapporto col Signore.
Una cosa è sicura: il Signore tornerà! Fino ad allora, anzichè spendere energie a cercare di “calcolare” il momento preciso del suo arrivo (terribile atto di presunzione che con superbia si imporrebbe finanche all’insegnamento lasciatoci da Gesù), dovremmo iniziare a prepararci giorno per giorno senza rimandare…
- Come mi sto preparando?
- Quanto Dio trasmetto ogni giorno con le mie parole e le mie azioni?
- Che rapporto ho col Signore?
d. Domenico
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