Tutti desideriamo una vita felice, colorata, senza ansie, capace di avere un senso e di essere d’aiuto agli altri…
“Il Padre dà la vita” (cfr Gv 6,57), Gesù è la vita e facendosi mangiare e bere è assunto dentro l’uomo e diventa energia per vivere al meglio, gioiosamente!
Chi vive senza Cristo si vede: prima o poi la cupidigia (l’amarezza, la bramosia, la difficoltà a evitare il peccato) e la cupezza (mancanza di luce, di fiducia, di stima) diventa sempre più grande.
Gesù dice chiaramente che: “chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me” (Gv 6,56-57).
La questione allora è:
- per chi vivo?
- di cosa mi nutro?
- la mia vita parla di Dio? quanto? come?
d. Domenico