In questo tempo estivo sono molte le diete che vengono seguite per evitare di perdere la forma snella che aiuta perché ci si possa esibire e farsi notare a mare o nelle serate in vacanza… Si evitano alcuni alimenti e spesso anche quelli più importanti.
Molti cristiani appena vanno in vacanza inseriscono nella lista delle cosa da eliminare anche la messa (con la scusa del troppo caldo, che in inverno diventa troppo freddo, o del tempo che non c’è… e se in vacanza non si ha tempo, figuriamoci quando si è a casa!). Così, l’Eucarestia, il Pane del Cielo, l’alimento principale per la dieta di un cristiano, viene messo da parte. Come si alimenta in questi casi la fede? Riempiendola di credenze e vizietti.
Gesù nel Vangelo (Gv 6,41-51) afferma di essere il “pane disceso dal cielo” e chi ne mangia non avrà mai più fame. Troppe volte ci nutriamo di cose che riempiono lo stomaco o che ci riempiono fisicamente, ma poi (come biologicamente accade) quando la fame torna vogliamo mangiare di nuovo e sempre di più fino a non farcene bastare mai…
Solo Gesù è il pane della vita e non (solo) dello stomaco! Ovvero, il suo è un cibo che sa essere biologicamente utile per le energie fisiche del nostro organismo, ma è anche nutrimento dello Spirito. Cosa farebbe un corpo senza anima? Cosa farebbe una persona senza spirito? Potrebbe fare certamente tutto, ma non si distinguerà dagli animali, perché cresceranno i propri istinti, ma la sua umanità non esisterebbe.
Nutrirsi di Cristo significa saperlo accogliere nella propria vita e lasciare che la sua Parola diventi energia che alimenta le azioni, i pensieri, le parole e orienti tutta la propria volontà verso la volontà di Colui che ci vuole in tutti simili a Lui, per essere davvero grandi e finalmente santi.
- Di cosa mi nutro?
- Mi nutro del Pane del Cielo? Lo accolgo con purezza con frequente confessione oppure lo mangio per superstizione e con distrazione?
- Qual è la prima cosa che elimino dalla mia “dieta” estiva?
d. Domenico