Rosso è il colore della sera, quando il bel tempo si spera.
Solo chi ama può trasmettere vita e mantenere in vita. Gesù in questa Domenica di Passione ci insegna ad amare e a donare vita.
La sua morte, per quanto umanamente incomprensibile, scioccante e inimitabile da un qualunque essere umano, è un bellissimo atto d’amore che dona vita al cuore di oggi.
Il sacrificio di Gesù in croce grida l’amore di Dio per ogni uomo: il Padre (l’amante) ha riposto nel figlio (l’amato), il suo Spirito (l’amore) che grazie alla Chiesa (cioè coloro che si impegnano a trasmettere e vivere l’insegnamento di Cristo) attraversa il tempo e lo spazio e giunge fino a noi.
Questo amore accende il nostro cuore di speranza perché continua a garantirci l’essenza di Dio: colui che ama e dona la vita non può permettere che le sue creature restino schiave delle proprie passioni e dei propri peccati, perché questi consumano l’uomo e ne mortificano la dignità ogni giorno che passa.
Gesù paga il riscatto per tutti. In questo modo la trasmissione d’amore che va dal Padre al Figlio per poi giungere a noi, non viene interrotta, ma ripristinata. Si pensi al sacrificio che ogni giorno ripetono i sacerdoti sull’altare: confermano la fede di tutto quel popolo che riconoscendosi bisognoso di vita si rivolgono alla Fonte.
Il rosso sangue della morte di Cristo in croce ci dona la Speranza che noi non moriremo più a causa del peccato, perché grazie alla sua passione egli l’ha distrutto in croce. La sua croce, come un’antenna, continua a captare l’amore di Dio e a trasmetterlo ai cuori sulla terra affinché, anche dopo la morte fisica, restino in vita…
Allora, rosso è il colore della vita… e poiché c’è vita c’è Speranza!
- Cosa attendo dalla Pasqua?
- Che significato ha per me la Passione di Cristo?
- In chi/cosa ripongo la mia speranza?
- Cosa ne faccio della mia vita?