Maria è Immacolata, cioè senza macchia, perché ascoltando sempre Dio non ha mai permesso al peccato di scalfirla, di macchiare il velo bianco della sua purezza.
Pecca chi non sa/vuole fidarsi di Dio… e quindi si nasconde nel peccato come succede ad Adamo.
Nella prima lettura (Gen 3,9-15.20) Dio chiede all’uomo “Dove sei?”, lo invita a fare verità su se stesso. Gli domanda se sa riconoscere dove lo sta portando la sua condizione umana: se si sta abbandonando ai peccati o si sta sforzando sinceramente a vivere secondo Dio. La prima donna ha tradito il progetto di Dio, quindi Dio ha deciso attraverso Maria (nuova Eva) di riprovarci, di dare alla condizione umana una nuova connotazione, nuova esistenza.
E nel Vangelo (Lc 1,26-38) leggiamo che Dio entra nella vita dell’uomo non per impaurirlo, appesantirlo o sottometterlo, ma perché sia felice: “Rallegrati… perché il Signore è con te”. Basta questa consapevolezza per essere felici, basta avere il Signore per avere Vita. E non bisogna temere/dubitare mai di questa Presenza. Ma soprattutto bisogna saperla accogliere senza se e senza ma.
Maria, donna nuova, è donna di accoglienza perché ha saputo arrendersi a Dio, ha fatto di Lui il centro della sua vita: “Ecco la serva… avvenga…”
Maria ci insegna che se nella nostra vita tutto sta andando a rotoli, se le certezze iniziano a vacillare, se l’insoddisfazione avanza, allora dobbiamo chiederci:
- Dove sono nel mio cammino di fede?
- Su chi/cosa sto fondando la mia vita?
- A chi sto dando la mia fiducia?
- Quanto mi arrendo davvero alla volontà di Dio?
- Quanto gli permetto di sconvolgere la mia vita?
Solo così anche io potrò essere pieno di quella Grazia che ha riempito la Vergine Immacolata.
d. Domenico