Alzi la mano chi, sapendo che deve ricevere una chiamata/messaggio importante, non fa il pieno di ricarica alla batteria del cellulare prima di uscire di casa… nessuno vorrebbe farsi cogliere impreparato o interrompere una chiacchierata sul più bello! Oggi la maggior parte dei rapporti li coltiviamo col telefono, perché ci permette di restare vicini alle persone a noi care. Il guaio arriva quando il telefono non è carico: sentiamo di allontanarci da quelle persone e se non ci aggiorniamo su di loro costantemente, avvertiamo di conoscerle sempre meno fino a non conoscerle più.
Alzi la mano, poi, chi per andare a una festa non si prepara sul festeggiato, sul motivo della festa e quindi sull’abito e sul regalo opportuno da fare… Tutto questo implica un rapporto col festeggiato.
Così avviene con Dio. Un giorno lui verrà per farci entrare nel suo Regno, ma rischiamo di non farci trovare pronti, di non conoscerlo davvero, di non sapere dove andiamo, perché è venuto, ma soprattutto potrebbe passarci davanti e dirci: «io non vi conosco, perché dovreste venire a casa mia». A quel punto sarà tardi per recuperare (cfr Mt 25,1-13).
Questo Vangelo non vuole spaventarci o minacciarci, ma svegliarci, aprirci gli occhi su ciò che c’è da fare! Non basta dire che credo in Gesù se non mi impegno ad approfondire il rapporto con la Sua Parola (ovvero la liturgia delle ore, la lectio divina, il commento a una lettura del Vangelo, i sacramenti…). Per conoscere Dio non basta sapere chi è, ma sentire la sua presenza, conoscere i suoi “pettegolezzi”, le sue confidenze, i suoi particolari che ne arricchiscono la conoscenza… come ciò che cogliamo quando messaggiamo continuamente con determinati amici, il che rende quelli, più amici di altri!
Cosa saprei raccontare di Dio per essere convincente? Per raccontare la fede non c’è bisogno della teologia, che invece ci aiuta a non perdere l’oggetto della nostra fede. La fede è un rapporto intimo con Dio che nel tempo ho coltivato. La testimonianza è il racconto appassionato di questo rapporto. In paradiso ci andrà chi ha approfittato del tempo presente per diventare intimo con Lui affinché Egli riconoscendoci permetterà che entriamo…
In fondo, nessuno di noi farebbe entrare uno sconosciuto in casa propria!
- Conosco Dio? Cosa conosco di Lui? Come approfondisco il rapporto con Lui?
- Di cosa riempio la mia vita? È piena di Dio?
- Che posto ha Dio nella mia vita?
- Quanto conta il Suo giudizio per me?
- Come vivo l’attesa del giorno in cui Lui verrà?
d. Domenico