La croce fa paura, eppure può rivelarsi una via di salvezza, il passaggio da una vita, a una vita più piena, realizzata. Basta mettersi dietro a Gesù e seguirlo. Lui indicherà la strada!
Il Signore è stato riconosciuto da Pietro e adesso parla chiaramente su chi Lui è e cosa gli accadrà (cfr. Mt 16,21-28). Quando Gesù annuncia che dovrà morire e poi risuscitare, il grande affetto di Pietro prende il sopravvento: non può tollerare che quell’uomo che lui ama così tanto debba soffrire, non succederà mai!
Anche a noi non piace la sofferenza, né per noi stessi né soprattutto per le persone a cui teniamo: vorremmo che fosse una brutta fossa da saltare, evitabile. Tutti vorremmo che nella vita ci fossero solo cose belle e positive, vita vita vita.
Pietro promette al Cristo che si impegnerà per fargli evitare la tragica sorte, ma Gesù lo ammonisce, lo allontana, riconosce che nel povero Pietro si cela il Tentatore che non vuole che Dio manifesti la Sua gloria vincendo la morte e confermandosi come Dio della vita; il tentatore prova a sedurre Gesù con l’edulcorazione della sua missione, affinché non sia cruenta… e così non si realizzi il progetto divino! Ma il Signore lo riconosce e gli dice «mettiti dietro a me, Satana, tu intralci la mia missione perché non pensi come Dio».
Spesso anche noi facciamo così: trattiamo Gesù come un brutto attaccapanni al quale appendiamo tutte le nostre belle fantasie religiose per coprire quegli aspetti poco piacevoli da accettare.
Poi l’annuncio a tutti gli altri: per comprendere quello che il Signore vuole per noi, bisogna mettersi sui suoi passi, seguirlo, interrogarlo. Compresa la sua volontà, anche la sofferenza non farà paura, ma sarà vista come necessario passaggio a quella gioia verso la quale il Dio della vita e della pace non può che volere per i suoi figli.
Purtroppo non si conosce la gioia senza aver sperimentato la sofferenza, non si apprezza la vita senza aver visto la morte… A volte la croce fa paura, ma se abbiamo il coraggio di prenderla, acchiapparci a essa e metterci dietro a Gesù che ci indica la strada, faremo esperienza di quel vero bene che il Signore ha in serbo per noi.
- Cos’è la croce per me?
- Quanto mi fido del Signore?
- Ci sono situazioni difficili nella mia vita? Quanto Gesù ci metto dentro?
- Mi metto dietro al Signore per seguire i suoi passi e scrutare la sua volontà?
- So consolare cristianamente chi è “morente”?
d. Domenico