È ufficiale: Gesù è uno spoileratore seriale!
Verrebbe da dire che Gesù deve sempre “rovinare” la festa, perché anticipa come andrà a finire la vita per chi crede in Lui. Lo fa coi miracoli che compie, lo ha fatto facendo risorgere Lazzaro, poi trasfigurandosi sul Tabor e, non contento, risorgendo lui stesso. E meno male! Infatti, così facendo Cristo ci fa pregustare la bellezza di ciò che ci aspetta, senza dover più nutrire dubbi. Eppure c’è ancora chi non crede…
Nel Vangelo della Trasfigurazione (Mt 17,1-9) si leggono alcuni elementi importanti che Gesù svela ai suoi discepoli spiegandone il senso. Lo fa perché possano credere sempre più convintamente, eppure alla fine impone loro il silenzio, l’obbligo di non spoilerare a nessuno «finché il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti» (Mt 17,9) perché altrimenti non capirebbero a pieno il significato.
Uno degli elementi interessanti da non lasciarci sfuggire è che Gesù prende in disparte Pietro, Giacomo e Giovanni e mostra loro qualcosa di unico, irripetibile e sovrumano.
È unico perché quello che vedono ora, non lo vedranno più se non quando entreranno in Paradiso: una luce intensa, un senso di pace infinita. Addirittura va in estasi Pietro che non comprendendo più cosa sia utile fare (quasi per mascherare la sua inadeguatezza e al contempo volendo esprimere il desiderio di perpetrare la goduria di quel momento) dice al Signore di fare tre tende così potranno fermare tempo e spazio e infinitizzare quell’istante. Pietro è sempre stato istintivo, precipitoso, ma il suo è un ragionamento egoistico, perché Gesù non vuole dare solamente a loro quel piacere, ma a tutti coloro che credono in Lui. A tutti i battezzati. Gesù sta “solo” anticipando quella che sarà la vita futura per tutti i veri credenti che fanno la Sua volontà.
È unico perché quello che vedono ora, non lo vedranno più se non quando entreranno in Paradiso: una luce intensa, un senso di pace infinita. Addirittura va in estasi Pietro che non comprendendo più cosa sia utile fare (quasi per mascherare la sua inadeguatezza e al contempo volendo esprimere il desiderio di perpetrare la goduria di quel momento) dice al Signore di fare tre tende così potranno fermare tempo e spazio e infinitizzare quell’istante. Pietro è sempre stato istintivo, precipitoso, ma il suo è un ragionamento egoistico, perché Gesù non vuole dare solamente a loro quel piacere, ma a tutti coloro che credono in Lui. A tutti i battezzati. Gesù sta “solo” anticipando quella che sarà la vita futura per tutti i veri credenti che fanno la Sua volontà.
È irripetibile perché, prima della sua risurrezione dai morti, non ci sarà un altro momento in cui Gesù mostrerà la sua divinità in quel modo così solenne e palese.
Infine, è sovrumano perché quell’evento straordinario riguarda la vita eterna che toccherà chiunque si sarà impegnato a seguire Gesù in terra e a praticare i suoi insegnamenti.
A dire il vero, ancora oggi il Signore dà la possibilità a molte persone di fare la stessa esperienza dei tre discepoli: si pensi a quanta gente risvegliandosi da un grave e profondo coma è estasiata per la luce e la pace che ha sperimentato durante quel “sonno”. Tutti questi, come i discepoli, vengono resi partecipi di un’esperienza fuori dal comune che chiede di essere testimoniata. Infatti, quando i discepoli sono sul monte, durante la trasfigurazione di Gesù, sentono la voce di Dio che afferma: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (Mt 17,5b). In altri termini sta dicendo che è tutto vero, quindi fate quello che Gesù chiede perché un giorno possiate godere di questa bellezza eterna!
Gesù vuole portare in disparte anche noi, per parlare al nostro cuore. Abbandoniamoci fiduciosamente alle sue Parole che sono promesse di vita eterna, che non hanno mai deluso nessuno…
Gesù chiede che a volte sappiamo staccarci dal resto del mondo per poter fare esperienza intima con Lui…
- Dove sto rispetto a Gesù? Dove voglio stare? Con chi?
- Come vivo la mia intimità con Lui? I sacramenti sono il “luogo” in cui poterlo incontrare… quanto li frequento? Cosa mi manca? Perché?
- Credo nella vita eterna? In che termini?
- Quanto mi fido di Cristo?
- Quanto riesco a far mia la Sua Parola?
d. Domenico