“Al centro del mio cuore ci sei solo tu…”
Al centro del cuore, e quindi della vita, ci mettiamo le persone amate, i sentimenti importanti, le esperienze più belle, i desideri più ambiti… e saranno questi a orientare le nostre scelte, le nostre parole, le nostre azioni, la nostra vita! Allora c’è da chiedersi:
- cosa c’è nel mio cuore?
Spesso si sente parlare di “cristiani laici”, dove per laico non si intende un cristiano impegnato a testimoniare Cristo nel proprio ambito di vita, ma vuole intendersi quella persona che crede a Gesù (forse per abitudine o usanza) ma ognuno a casa propria!
Un cristiano, che nel Battesimo è immagine e somiglianza della Trinità, e quindi anche del Figlio, è chiamato a vivere come Gesù, il quale questa domenica esordisce chiaramente dicendo: “Ti benedico, Padre…”. Gesù, che è Dio, benedice il Padre… Lui lo benedice! Chissà noi che ci professiamo cristiani quante volte benediciamo Dio nella nostra giornata… Chissà se lo facciamo, se lo pensiamo. Chissà perchè lo facciamo. Da questo si capisce quanto Dio è al centro della nostra vita.
- come e quante volte benedico/lodo Dio nella giornata? Per cosa?
Poi Gesù continua dicendo: ti sei rivelato ai “piccoli” (cfr Mt 11,25-30). I piccoli sono gli umili, coloro che nulla hanno preteso da Dio, non hanno forzato né la sua volontà (a volte pretendiamo che il Signore si comporti e ragioni come vogliamo noi), né hanno avuto la presunzione di spiegare Dio. Dio non si può spiegare! Eppure, anche da membri attivi della Chiesa (per non parlare di quelli che vogliono parlare di Dio senza mai frequentarlo), sento dire “ora ti spiego io come funziona Dio”. Ciascuno spiega Dio secondo l’idea che si è fatto di Lui. Ma il Signore non è un’idea personale, è un amore universale. Solo amore. Chi non sperimenta l’amore non sa chi/come è Dio. Può solo tacere.
- che atteggiamento ho nei confronti del Signore?
Il Vangelo si conclude con l’invito di Gesù ad andare da Lui “affaticati e oppressi”. Attenzione! Gesù predilige questa categoria, ma non vuole che siano solo essi a rivolgersi a Lui! Quante volte sento dire “non ho bisogno di pregare perché sto bene”! Come se Gesù volesse solo i malati e i depressi. Poi alla prima prova che il Signore manda, ci si rivolge a Lui chiedendo: “ma che male ti ho fatto per avere tutto questo?”.
Insomma, eterni insoddisfatti di questo Dio! Nessuno si preoccupa più di pregarlo per il semplice piacere di farlo. Eppure ci diciamo cristiani, ovvero seguaci di Cristo, coloro che hanno sempre Cristo al centro della propria vita! Ma al centro della nostra vita e dei nostri pensieri non ci sono le persone amate? Con quelle persone non sentiamo forse il desiderio di starci insieme per il gusto di farlo, senza nulla chiedere e pretendere? E perchè con Dio non funziona così? Perché non sappiamo stare col Signore e pregare anche quando tutto va bene? Magari chiedendogli di prolungare quel senso di pace che stiamo vivendo, ma lasciando sempre spazio alla Sua volontà (e non alla nostra), perché Lui sa ciò di cui abbiamo bisogno e il momento opportuno.
- So-stare con Dio?
- Egli è al centro del mio cuore? Se no, attorno a cosa gira la mia vita?
- Posso dirmi veramente cristiano? Quanto? Perché?
d. Domenico