Tutti i cristiani sono parte dell’unico corpo di Gesù, formano la Chiesa, quella locomotiva che deve far viaggiare Dio sui binari (a volte anche brutti e pericolosi) del mondo. Come le locomotrici hanno bisogno di energia per muoversi e tirare, anche i cristiani devono alimentarsi di forza per aiutare Dio a portare avanti la Chiesa. La nostra forza è lo Spirito Santo che ci muove, ci guida e ci ispira. Ma anche noi abbiamo bisogno del nostro pit stop, ovvero della sosta durante la quale ricaricarci facendo rifornimento di carburante.
La Pentecoste è questo:
la gioiosa sosta annuale concessa ad ogni cristiano per fare il pieno di Spirito Santo e ripartire!
“Andate, vi mando” ad annunciare la bella notizia che Dio ama tutti, dice Gesù. Siccome sa che potremmo far danni oppure il nostro entusiasmo iniziale potrebbe avere delle battute d’arresto, ci dona la carica necessaria: «ricevete lo Spirito Santo». E come si fa per vedere se agiamo davvero secondo lo Spirito? Se sapremo perdonare.
Quanta gente sento giurare sulla morte di chi gli ha provocato una sofferenza, quanti sedicenti cristiani perdono tempo a odiare ed escogitare vendette. Certamente hanno una credenza (non una fede in Cristo) e sicuramente non sono sotto l’azione dello Spirito Santo!
Gesù ci manda a testimoniare l’amore che ha avuto Lui fin sulla croce quando guardava i carnefici che lo avevano crocifisso: chiede perdono per loro al Padre Suo e quasi li ringrazia perchè se essi non lo avessero fatto soffrire non avrebbe potuto manifestare la potenza del Suo amore. Li perdona. Li ama. Penso ad alcuni che si dicono fedeli a Cristo e non vogliono perdonare nemmeno piccole offese rispetto a quelle subite da Nostro Signore!
Tante, troppe volte, sento dire da chi si definisce cristiano che non riesce a credere ai dogmi, ai sacramenti, che ha paura di testimoniare Gesù e i suoi insegnamenti (in politica, a lavoro, tra gli amici, a scuola…). Eppure Gesù ha detto «non temete!». Ci ha proposto di fidarci e lasciarci guidare. Noi dobbiamo portare avanti la Chiesa, il corpo mistico di Cristo, il Suo insegnamento! E poco interessa il come: a quello ci pensa Lui, ce lo ispirerà al momento opportuno se invochiamo lo Spirito Santo.
Pretendere di fare di testa propria, senza invocare il Gran Dono che Gesù ci ha affidato, senza pregare che si faccia la Sua volontà, è una pretesa fallimentare già in partenza. Se lavoriamo per perpetuare il Vangelo (“per un mondo migliore”) e lo facciamo lasciandoci guidare solo da Lui e solo per Lui, allora Egli ci darà i successi che mai ci aspetteremmo!
- Invoco lo Spirito?
- Il mio essere cristiano da cosa è mosso?
- Per chi sono cristiano?
- Perché sono cristiano?
- Quali sono gli ambiti ancora bui della mia fede che hanno bisogno di essere approfonditi?
- In cosa non riesco a lasciarmi guidare dallo Spirito? Perché?
- Quali sono gli ambiti della mia vita in cui non riesco a vivere la fede?
- Dove mi vergogno/ho paura di testimoniare che sono cristiano?
Lo Spirito Santo è un dono di gioia. Chi lo possiede sorride sempre perchè sa che non è mai solo, ma il Risorto è con lui. Lo Spirito Santo ci ricorda che siamo chiamati a far festa perchè Dio è l’Emmanuele, il Dio con noi.
Allora buona festa di Pentecoste, di pienezza di Spirito!
d. Domenico