Grande insegnamento quello di Gesù che sempre smaschera i modi di fare dell’uomo! (cf Lc 14, 1.7-14)
Quante volte abbiamo organizzato qualcosa senza tener conto delle persone bisognose, ma preoccupandoci di invitare le persone più simpatiche, quelle con cui andiamo d’accordo, quelle che avrebbero potuto onorarci con un regalo o contraccambiando l’invito!
Sentirsi spiattellare questa triste realtà dal Vangelo ci mostra un Gesù scomodo, che ci sta mettendo davanti una verità che non volevamo sentire, ma che è così profondamente radicata in noi! E questo succedeva già ai suoi tempi… tanto più oggi.
Ma il Suo atteggiamento non vuol essere di persona presuntuosa o saccente, bensì di un maestro che sa cosa è radicato nel cuore dell’uomo e vuole insegnare alle Sue creature amate a debellare questo male che non ci permette di avvicinarci a Dio. L’unico scopo di Gesù è insegnarci quei modi di fare che sono propri di Dio per farci somigliare sempre di più a Lui e farci rispondere alla chiamata di essere “a Sua immagine e somiglianza”! Pensiamo un po’ se Dio accogliesse solo quelli che lo adulano e rifiutasse quelli che si ricordano di Lui soltanto in punta di morte… dove sarebbe al Sua infinita misericordia?
Il Vangelo ci esorta a recuperare l’umiltà, ci ricorda cioè che siamo humus, terra, polvere… nulla! Perché innalzarci per quel poco che abbiamo e “montarci” la testa, se da un momento all’altro il Signore ci potrebbe togliere la vita terrena e inevitabilmente dovremo lasciare tutte le cose del mondo quaggiù?
Essere umili significa comportarsi come Gesù: mettersi dalla parte dei poveri, di chi non ha niente né di materiale, né di affettivo. Questo ci rende leggeri, liberi di volare… volare verso Dio, che per un cristiano deve essere l’unica nostra meta!
d. Domenico