Il peccato ci schiaccia, l’amore ci fa volare verso il regno di Dio.
Nel Vangelo (cf Mt 5,1-12a) viene più volte ripetuto da Gesù: “Di essi è il regno dei cieli”. Ma chi sono “essi”? Quindi di chi è precisamente il regno dei cieli? Di coloro che sono beati… Felici!
Troppa sofferenza in giro ci porta a chiedere: e chi è felice?
I santi lo hanno capito, ecco perché oggi li festeggiamo tutti insieme.
Diversamente dai nostri criteri di felicità, è davvero “felice colui che cerca il volto di Dio” (cf. Salmo 23), che si impegna a fare la sua volontà e non si lascia ottenebrare dalla tristezza che invece è il risultato del peccato, cioè dall’allontanamento dal Signore.
Spesso infatti crediamo sia Lui ad allontanarsi da noi, invece siamo noi nella nostra libertà che scegliamo di allontanarci da Lui.
Il libro dell’Apocalisse della prima lettura (Ap 7,2-4.9-14) ci insegna che tutti i popoli sono destinati a salire al cielo: “una moltitudine”. Quindi il regno dei cieli è per molti, per tutti coloro che si impegnano a cercare il volto di Dio, che non è solo fare la Sua volontà (troppo facile), ma guardare i nostri fratelli come li guarda il Padre.
Ecco perché san Giovanni nella seconda lettura (cf 1Gv 3,1-3) ci ricorda che tutti “fin d’ora siamo figli di Dio”, dal giorno del Battesimo! Ma non tutti riusciamo a riconoscere il volto di nostro Padre perché il peccato, come un velo, ci occlude la vista.
Chiediamo al Signore di purificare il nostro sguardo riponendo solo in Lui la nostra vita e avendo solo Lui come nostra speranza, perché “Chiunque ha questa speranza in Lui, purifica se stesso, come egli è puro”.
Così, pieni di Amore, impareremo a volare verso il Regno di Dio, come hanno fatto i santi.
- Dove cerco la mia felicità? Come mi purifico?
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